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Discorso di apertura di Ludovica Busnach alla cerimonia del Premio sull’Innovazione Digitale Anitec-Assinform 2023/2024

È per me un grande onore essere qui oggi per presentare la quarta edizione del Premio Nazionale sull’innovazione Digitale 2023-2024, promosso da Anitec-Assinform, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del merito e con il patrocinio del Consiglio Nazionale dei Giovani (CNG). Per me oggi è come un primo giorno di scuola: è il primo evento cui partecipo come Vicepresidente di Anitec-Assinform con la delega alle skills per la crescita di impresa e all’inclusione. Sono felice di iniziare questo mio percorso proprio qui, insieme a voi, raccogliendo il testimone da Maria Rita Fiasco, che ringrazio per l’impegno e per la passione con cui ha ricoperto questo ruolo e per la ricchezza di progetti e iniziative che l’associazione ha portato avanti in questi anni.

Il premio nazionale sull’innovazione digitale è alla sua quarta edizione e fa parte delle tante iniziative che l’associazione porta avanti sui temi delle competenze digitali – dalla Scuola di data science all’osservatorio sulle competenze digitali che curiamo con Assintel e AICA – che vedono le nostre imprese in prima linea a fianco ai ragazzi, alle scuole e alle famiglie. Il premio è una storia di successo: ogni anno cresce il numero di scuole partecipanti e  cresce anche la qualità dei vostri progetti. Complimenti!

Permettetemi di ringraziare, quindi, il Presidente Profumo, per aver condotto i lavori e tutti i componenti della commissione di valutazione per il tempo che ci hanno dedicato. I loro punti di vista, la loro esperienza ci ha consentito di cogliere sfumature diverse e rilevanti di ogni progettualità con uno sguardo aperto sul mondo.

Viviamo in un’epoca di cambiamenti rapidi e profondi. La tecnologia digitale ha trasformato ogni aspetto della nostra vita, dalla comunicazione al lavoro, fino all’intrattenimento. Ma uno degli ambiti in cui questa rivoluzione ha un potenziale ancora in parte inesplorato è proprio quello dell’istruzione. La scuola è il luogo dove si formano le menti e i cuori del futuro, ed è essenziale che sappia cogliere e integrare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Tuttavia, non si tratta solo di dotare le aule di computer o tablet, ma di utilizzare la tecnologia come leva per favorire l’inclusione, l’uguaglianza e la partecipazione di tutti gli studenti.

Vogliamo infatti premiare le scuole che hanno saputo utilizzare la tecnologia digitale non solo come strumento di insegnamento, ma come mezzo per abbattere barriere, per rendere l’apprendimento accessibile a tutti, per dare voce a chi rischiava di rimanere in silenzio. Pensiamo, per esempio, ai ragazzi con disabilità che, grazie a strumenti digitali, possono partecipare attivamente alla vita scolastica e raggiungere il loro pieno potenziale. Pensiamo a piattaforme che permettano di tradurre in tempo reale i contenuti per studenti non udenti o non vedenti; o a software che facilitino la comunicazione per chi ha difficoltà di linguaggio.

Non solo, la tecnologia diventa anche un mezzo per combattere bullismo e cyberbullismo scolastico o per permettere alle persone diversamente abili di superare gli impedimenti fisici attraverso la robotica e l’AI. Ma l’inclusione non riguarda solo le disabilità… pensiamo anche agli studenti provenienti da contesti socio-economici svantaggiati. La tecnologia può offrire loro risorse didattiche di qualità, accesso a corsi e contenuti che altrimenti sarebbero negati e l’opportunità di connettersi con il mondo oltre la propria comunità; accogliere l’innovazione tecnologica all’interno dell’istruzione scolastica significa anche  combattere gli stereotipi di genere che ancora oggi influenzano le scelte di carriera dei ragazzi fin dalla tenera età.

Per questo diventa fondamentale promuovere l’innovazione educativa e l’inclusione tecnologica anche tra i bambini più piccoli, a partire già dall’asilo e dalla scuola primaria. Solo attraverso un coinvolgimento attivo dei ragazzi si potrà incentivare la propensione alla materie STEM, oggi ancora troppo poco scelte in particolare dalle ragazze. Non possiamo dimenticare, inoltre, l’importanza di preparare gli studenti alle sfide del futuro. Le competenze digitali non sono più un optional: sono indispensabili.

L’Osservatorio sulle competenze digitali ci conferma ogni anno che sono oltre 100mila all’anno le vacancies aperte per professionisti dell’ICT e di queste solo 40mila vengono soddisfatte; e il digitale è un datore di lavoro “buono”: dà opportunità, richiede studio e preparazione, ma offre anche la possibilità di esplorarne tutte le potenzialità in tutti i settori che ci e vi interessano. Dall’arte alla medicina, alla musica alla moda.

Le iniziative premiate oggi – ma anche tutte quelle che hanno partecipato – sono quelle che preparano i nostri giovani non solo a essere utenti consapevoli della tecnologia, ma anche creatori, innovatori, cittadini digitali responsabili. È mio particolare pensiero, che rivolgo agli studenti e alle imprese, che la tecnologia sia però usata con responsabilità ed etica, affinché non si sostituisca interamente al libero arbitrio dell’uomo coscienzioso.

In questa sala abbiamo esempi straordinari di scuole che hanno saputo integrare la tecnologia in modo innovativo e inclusivo, progetti che hanno trasformato l’insegnamento della matematica, delle scienze, delle lingue straniere. Iniziative che hanno reso possibile l’apprendimento collaborativo a distanza, esperienze di realtà virtuale che hanno portato gli studenti in luoghi che altrimenti non avrebbero mai potuto visitare.

Ebbene, questo premio è un riconoscimento del lavoro straordinario di insegnanti, dirigenti scolastici, studenti, imprese e associazioni ma vuole essere anche un incoraggiamento: a continuare su questa strada, a sperimentare, a innovare, a non avere paura di sbagliare. Perché solo chi osa può realmente fare la differenza.

Voglio ringraziare, infine, tutti coloro che hanno reso possibile essere qui oggi, le istituzioni, le aziende partner, i comitati di valutazione, la struttura di Anitec-Assinform.  Ma soprattutto, voglio ringraziare voi, che ogni giorno lavorate per una scuola migliore, più inclusiva, più aperta al futuro. E concludo con un augurio: che questo premio non sia solo un punto di arrivo, ma un nuovo punto di partenza, che le storie di successo che celebreremo oggi possano ispirare altre scuole, altri insegnanti, altri studenti.

Insieme, possiamo costruire una società in cui la tecnologia sia davvero al servizio dell’educazione e dell’inclusione.

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