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La storia di Hedy Lamarr, l’attrice di Hollywood senza la quale non avremmo Wi-Fi, GPS e telefonia mobile

La storia di Hedy Lamarr, l’attrice di Hollywood senza la quale non avremmo Wi-Fi, GPS e telefonia mobile

Primo piano di Hedy Lamarr

Se vi chiedessimo di nominare una personalità che ha dato un contributo storico all’elettronica e alle telecomunicazioni, siamo certi che non pensereste a una donna, e tantomeno a una diva del cinema. Eppure Hedwig Kiesler, divenuta una celebrità con il nome di Hedy Lamarr, attrice dell’epoca d’oro di Hollywood, fu autrice di numerose invenzioni, fra cui una tecnologia che è alla base di alcune applicazioni che oggi usiamo quotidianamente.

Ma nella sua carriera di scienziata non trovò che ostacoli e i riconoscimenti per lei furono tardivi. Le rendiamo quindi omaggio ricordando la sua storia e il contributo che diede alla scienza e alla tecnologia.

Nata a Vienna nel 1914, dotata di molti talenti (lingue, musica, matematica e scienze), Hedwig Kiesler nel 1931 rinunciò a studiare ingegneria per dedicarsi al cinema e a soli 19 anni fece il suo primo matrimonio sfortunato con Friedrich Mandl, mercante d’armi austriaco.

Mandl, geloso e possessivo, ostacolò in ogni modo la carriera di attrice della moglie; inoltre, riforniva le potenze fascista e nazista, e fu proprio durante le riunioni a casa Mandl che Hedwig si interessò alle tecnologie militari.

Quando l’attrice, che era di origini ebraiche, riuscì a fuggire dal marito e dal nazismo nel 1937, si rifugiò negli Stati Uniti, dove diventò una diva con il nome di Hedy Lamarr, incarnando un tipo di bellezza fatale (e praticamente muta) allora molto popolare. Ma si dedicò parallelamente alla scienza sviluppando idee innovative, come un nuovo tipo di semaforo e una compressa per gasare l’acqua.

E allo scoppio della guerra si prodigò per dare il proprio contributo allo sforzo bellico degli Alleati: per impedire che i tedeschi interferissero nei segnali radio che guidavano i siluri americani, ideò un’apparecchiatura crittografica per modificarne le frequenze. La sviluppò insieme a un altro talento di Hollywood, il compositore George Antheil. Il loro “Secret Communication System” consentiva un rapido e continuo cambio di frequenze, rendendo i siluri non intercettabili: è la prima forma di “spread spectrum”, tecnologia che oggi è alla base della trasmissione dati nelle reti wireless e nella telefonia mobile.

Lamarr e Antheil depositarono il brevetto nel 1942, ma la marina militare utilizzò la brillante invenzione solo vent’anni dopo, durante la crisi dei missili di Cuba. E lo fece senza mai dare ai suoi inventori il giusto credito: Lamarr non venne presa sul serio perché donna, attrice, di origini non americane.

Solo dopo la cancellazione del segreto militare, negli anni Novanta, quando arrivarono le applicazioni che tutti oggi conosciamo (bluetooth, wi-fi, GPS, telefoni cellulari), si riscoprì il ruolo avuto da Lamarr nel progresso delle tecnologie elettroniche e informatiche. Così nel 1997, quando era ormai anziana e malata, l’attrice ricevette finalmente l’Electronic Frontier Foundation Pioneer Award. Il suo commento: “Era ora”.

A noi non rimane che chiederci: quanti progressi avrebbe fatto la tecnologia se le donne di ogni tempo fossero state messe nelle condizioni di studiare, lavorare e dare il proprio contributo alla scienza? L’innovazione, se i talenti non vengono coltivati e valorizzati, si ferma. E tutta la società ci perde.

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