Torna il Caffè Normativo INAZ – Edizione 2025
- News
Il Caffè Normativo INAZ è il format quindicinale gratuito dedicato all’aggiornamento su temi legislativi e normativi
x
Per fornirti il miglior servizio possibile, il nostro sito impiega cookie tecnici per il suo normale funzionamento. Inoltre previo consenso possono essere utilizzati cookie di profilazione di terze parti.
Per avere ulteriori informazioni a riguardo, è possibile prendere visione della nostra cookie policy(cookie policy).
Continuando a navigare senza chiudere il banner, verranno impiegati solo cookie tecnici. La chiusura di questo banner col pulsante 'x', comporta il permanere delle impostazioni di default e dunque la continuazione della navigazione senza l’utilizzo di cookie di profilazione di terze parti.
Se vi chiedessimo di nominare una personalità che ha dato un contributo storico all’elettronica e alle telecomunicazioni, siamo certi che non pensereste a una donna, e tantomeno a una diva del cinema. Eppure Hedwig Kiesler, divenuta una celebrità con il nome di Hedy Lamarr, attrice dell’epoca d’oro di Hollywood, fu autrice di numerose invenzioni, fra cui una tecnologia che è alla base di alcune applicazioni che oggi usiamo quotidianamente.
Ma nella sua carriera di scienziata non trovò che ostacoli e i riconoscimenti per lei furono tardivi. Le rendiamo quindi omaggio ricordando la sua storia e il contributo che diede alla scienza e alla tecnologia.
Nata a Vienna nel 1914, dotata di molti talenti (lingue, musica, matematica e scienze), Hedwig Kiesler nel 1931 rinunciò a studiare ingegneria per dedicarsi al cinema e a soli 19 anni fece il suo primo matrimonio sfortunato con Friedrich Mandl, mercante d’armi austriaco.
Mandl, geloso e possessivo, ostacolò in ogni modo la carriera di attrice della moglie; inoltre, riforniva le potenze fascista e nazista, e fu proprio durante le riunioni a casa Mandl che Hedwig si interessò alle tecnologie militari.
Quando l’attrice, che era di origini ebraiche, riuscì a fuggire dal marito e dal nazismo nel 1937, si rifugiò negli Stati Uniti, dove diventò una diva con il nome di Hedy Lamarr, incarnando un tipo di bellezza fatale (e praticamente muta) allora molto popolare. Ma si dedicò parallelamente alla scienza sviluppando idee innovative, come un nuovo tipo di semaforo e una compressa per gasare l’acqua.
E allo scoppio della guerra si prodigò per dare il proprio contributo allo sforzo bellico degli Alleati: per impedire che i tedeschi interferissero nei segnali radio che guidavano i siluri americani, ideò un’apparecchiatura crittografica per modificarne le frequenze. La sviluppò insieme a un altro talento di Hollywood, il compositore George Antheil. Il loro “Secret Communication System” consentiva un rapido e continuo cambio di frequenze, rendendo i siluri non intercettabili: è la prima forma di “spread spectrum”, tecnologia che oggi è alla base della trasmissione dati nelle reti wireless e nella telefonia mobile.
Lamarr e Antheil depositarono il brevetto nel 1942, ma la marina militare utilizzò la brillante invenzione solo vent’anni dopo, durante la crisi dei missili di Cuba. E lo fece senza mai dare ai suoi inventori il giusto credito: Lamarr non venne presa sul serio perché donna, attrice, di origini non americane.
Solo dopo la cancellazione del segreto militare, negli anni Novanta, quando arrivarono le applicazioni che tutti oggi conosciamo (bluetooth, wi-fi, GPS, telefoni cellulari), si riscoprì il ruolo avuto da Lamarr nel progresso delle tecnologie elettroniche e informatiche. Così nel 1997, quando era ormai anziana e malata, l’attrice ricevette finalmente l’Electronic Frontier Foundation Pioneer Award. Il suo commento: “Era ora”.
A noi non rimane che chiederci: quanti progressi avrebbe fatto la tecnologia se le donne di ogni tempo fossero state messe nelle condizioni di studiare, lavorare e dare il proprio contributo alla scienza? L’innovazione, se i talenti non vengono coltivati e valorizzati, si ferma. E tutta la società ci perde.
<!––>INAZ srl Soc. Unipersonale
Viale Monza 268, 20128 MILANO
P. Iva 05026960962
Registro Imprese di Milano nr 05026960962
Capitale sociale Euro 1.000.000 int. vers.
✓ | Tecnici |
x | Terze parti |
INAZ srl Soc. Unipersonale
Viale Monza 268, 20128 MILANO
P. Iva 05026960962
Registro Imprese di Milano nr 05026960962
Capitale sociale Euro 1.000.000 int. vers.
✓ | Tecnici |
x | Terze parti |
Inaz è specialista da oltre 75 anni in servizi e soluzioni per l’amministrazione e la gestione delle risorse umane e interviene su tutti i temi in ambito lavoro con le migliori soluzioni software e servizi per la gestione, elaborazione, pianificazione e organizzazione di tutte le attività dell’ufficio HR, tra cui: Paghe, Presenze e turni, Risorse umane, Archiviazione digitale, FEA, Missioni e Nota spese, Budget del personale, Business intelligence e Analytics, Asset and Fleet management, Portali del dipendente, App, Controllo Accessi, Welfare aziendale. I nostri servizi sono disponibili in tre modalità: in outsourcing, con licenza (Saas) e in
cloud (online). Tutte le nostre soluzioni possono essere personalizzate e sono sempre conformi alla norma di legge. Offriamo servizi post vendita di alta qualità e su misura grazie al nostro personale specializzato e certificato Inaz Training Center. Abbiamo oltre 40 sedi in tutta Italia, come a Milano, Como, Pescara, Perugia, Roma, Pisa, Torino, Varese, Bologna e Ancona, Palermo, Catania, Catanzaro, Udine, Cremona, Padova. Per maggiori dettagli su prezzi e preventivi del nostro software paghe, software presenze e di tutti i nostri gestionali per le risorse umane, contattaci!
Il portale dedicato ai nostri clienti
Hai dimenticato la Password?
Clicca qui per recuperarla
Sei un nuovo utente?
Clicca qui e compila il modulo di registrazione